domenica 15 giugno 2014

Assaporarti ancora per un po'.

E tramonta va.. Tanto poi risorgi.
E lasciati trasportare dalle tue sensazioni, chiudi gli occhi, socchiudi le labbra e lascia la tua essenza al proprio cammino. Non pensare troppo, non pensare a tutto, non pensare al dopo. A volte i momenti vengono e basta. E devono essere vissuti allo stesso modo. Senza darne troppa importanza. Senza troppe preoccupazioni.
A volte scendi alla fermata sbagliata, ma hai tempo, e allora non ritorni indietro, ma vai a piedi. Cosi.
Ecco, a volte succedono delle cose. Tu non tornare indietro, tu vai.
Ho preso quel treno. Quel treno che piano piano mi ha portata da te. TE. Dopo una bella attesa.
Ma te le meriti le attese. Tu meriti tanto. Perché sai dare tanto. Senza accorgertene. Tu dai tanto senza farmelo notare, senza sottolinearlo, senza essere sempre presente. Anzi, lo sei stato di rado. Ma quando c'eri, mi aprivi il cuore. 
Sono venuta da te, come facesti tu un po' di tempo fa. Io e Te. Questa volta in uno dei miei posti preferiti.
Volevo vedere di che luce brillasse il mare quando stavo con te. Volevo scoprire che sapore avesse l'aria quando le nostre mani erano incrociate. Volevo ricordarmi i tuoi baci, i tuoi movimenti, i nostri movimenti..
Volevo riviverti ed ero certa che avessi avuto bisogno di tutta l'estate e di tutte quelle a venire. Un giorno è troppo poco. Una fetta della Sacher non può mica bastare. 

E' passato quasi un anno da quel primo incontro. Da quel bacio cosi speciale che mi ha condotto di nuovo e di nuovo a te.
E' passato tanto tempo, e con questo le consapevolezze. Le mie.
Tutto : i sapori, gli odori, le mani, i colori..Tutto andava bene. 
Ma non noi.
Noi non c'eravamo più.
Noi eravamo quel weekend a Roma senza pensieri, Noi eravamo tante risate spensierate senza avere il dopo, Noi eravamo due ragazzi in cerca dell'amore.
Lo troveremo.
Non sarò io a dartelo però.
Avrei voluto tanto.
Perché TU sei speciale. 
Perché mi hai guardata e mi hai detto " Non capisco perché ogni volta mi fai questo effetto."

martedì 3 giugno 2014

Agrodolce.

Trattengo il respiro.
Inspiro.
Respiro.
Ti sento, ti penso, ti voglio.
Sto per impazzire..
Mi sono innamorata? Ma non diciamoci cazzate..Impossibile..
Eppure..eppure sono roba tua. 
Non ha senso. Non ho senso.
Merda, questo non-amore fa male. Sa fare anche tanto bene.
Agrodolce. 
Come quando ti servono il gelato sopra una cialda calda. E' strano, da fastidio, poi passa. Poi ti piace.
Non riesco a pensare ad altro. La tua stupida stupidissima voce, i tuoi stupidi capelli, le stupide battute..
Stupida me, piuttosto, che ho scelto te.
Te che non sai nemmeno come passerai il domani.
Io che sarei pronta a sopportarti fino alla fine dei giorni.
Ti penso e ripenso.
Agrodolce.
Sto male, lo stomaco mi sta uccidendo, respiro male..
Inspiro.
Mi fermo.
Ti voglio. Con ogni singola parte del mio corpo, con le mani, con le cosce, con la schiena.
Agrodolce.