venerdì 20 dicembre 2013

Your smile is my porn.

Ultimamente sento alcune delle mie amiche lamentarsi delle rispettive dolci metà, elencando tutto quello che non hanno e che, in realtà, è tutto quello che loro vorrebbero avere.
"No, ma stiamo bene insieme, però certo, se avesse delle braccia più muscolose e il naso un   po' meno a patata..."..
" Ma si, mi piace come fa l'amore, però certo, se facesse quelle cose che ho visto fare e se avesse il sedere un po' più sodo.."
" Sai, nell'insieme sono felice, però certo, se avessimo più interessi in comune e se adorasse i film che piacciono tanto a me.."

Nonostante attualmente io non possa essere considerata un esperto delle relazioni, penso una cosa..
Secondo me, quello che permette ad una relazione di andare avanti, nonostante il tempo, le incomprensioni e altro, è proprio quella voglia irrefrenabile di mangiarsi vivi.
Care donzelle, il vostro uomo deve apparire ai vostri occhi quello col sedere più sodo, labbra più carnose, voce più sensuale, bravura insormontabile e cosi via. Non potete continuare a passare le ore, i giorni, i mesi, gli anni insieme a lui...ma sospirare ogni volta che il fidanzato della vostra cugina di quinto grado vi passi davanti. Non potete lamentarvi del fatto che quello che vi ha riparato la lavatrice il mese scorso sapesse a memoria la vostra poesia preferita, mentre il vostro uomo non ne sia a conoscenza. Non potete, infine, sognare di poterlo cambiare, modificare, migliorare, distruggere per poi riassemblare a vostro piacimento (perché è proprio quello che ci piace fare tanto ).

Mi ricordo come mi arrabbiavo perché non mi piaceva come si vestisse, i suoi gusti musicali e culinari, il modo in cui pronunciasse determinate parole, i posti che frequentasse. E allora partivo come una mitragliatrice, lamentandomi, incavolandomi, rompendolo e rompendogli...

La soluzione? 
Lasciarlo andare.
Lasciarlo andare insieme ai suoi calzini tricolore, alle sue felpe un po' troppo brutte, alle sue videocassette dei film in bianconero, alle sue email per niente spiritose, alle sue abitudini, al suo modo di guardarvi e accarezzarvi il viso, che vi urta ma decidete di tenerlo perché " tanto riuscirò a cambiarlo"..

Mi ricordo anche delle altre esperienze.. Quando lo guardavo da lontano ed ero orgogliosa..Orgogliosa di me perché lui era MIO, perché era perfetto cosi com'era. All'improvviso non ero infastidita dall'abbigliamento, dalla pronuncia, dall'ignoranza per quanto riguarda i film o i libri e cosi via..

Mi piaceva e mi bastava.